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8 novembre 2007
7 novembre 2007
Inaugurazione nuova Federazione a La Spezia
Giorno 23 Novembre 2007, alle ore 18:30, sarà inaugurata la nuova sede della Federazione di La Spezia del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, alla presenza del Segretario Nazionale ed Europarlamentare, On. ROMAGNOLI Luca. Seguirà una cena facoltativa, a cui sarà gradita la conferma, per tutti quanti avranno il piacere di presenziare l'evento. Per ulteriori informazioni: SEGRETERIA REGIONALE, tel: 0182-545338
Furti in casa, è record!
La provincia di Savona fa quasi il record in vetta a una classifica di criminalità nazionale. Nel dato percentuale (per 100 mila abitanti) è risultata quarta in Italia, secondo una statistica resa nota dal ministero dell’Interno per numero di furti in appartamento. Nel 2006 ne ha totalizzati 1239, cioè 439 ogni 100 mila residenti, ben il 30,6 per cento in più rispetto al 2005. Il dato del Viminale, reso noto attraverso il Sole 24 Ore, è per molti versi sconvolgente, sta inquietando a tutti i livelli le istituzioni, le forze dell’ordine, ma soprattutto i cittadini che ogni giorno sulla loro pelle vivono, in un escalation di anno in anno più sensibile, il diffuso fenomeno. Tanto che il fatturato dei negozi specializzati in sistemi d’allarme è cresciuto in un anno del 40 per cento. Analizzando il numero nudo di 1239 colpi da parte dei cosiddetti “topi d’appartamento”, la media dei furti è salita nel 2006 a più di 3 ogni giorno, uno in più rispetto all’anno precedente. Purtroppo non è l’unico dato poco confortante che giunge dalla stessa fonte ministeriale. La provincia di Savona è in crescita in tutte e quattro le graduatorie dei reati più diffusi. Ad esempio è quattordicesima nella lista dei borseggi e scippi, ventinovesima in quella delle rapine, e diciannovesima (con il raddoppio, 100 per cento in più) degli omicidi. Cioè è passata da 2 assassinii registrati nel 2005 a 4 nel 2006. E in questo caso, si parla per fortuna di numeri bassi che però fanno balzare in alto la percentuale. Napoli, Milano, Genova, Bologna, Torino sotto questo profilo continuano ad annoverare totali da brivido. Così come un totale da brivido lo rappresentano i tre milioni di denunce di reati previsti in Italia per il 2007. Se può rappresentare un conforto, poi, nei furti in appartamento, la piccola Asti, supera Savona. Lucca conta più scippi praticati ogni 100 mila abitanti, Prato molte più rapine e Aosta più omicidi. Posizione di vetta per i colpi negli alloggi, insomma. Talvolta, e questa cifra andrebbe anche percentualmente estrapolata, di pari passo con il numero di proprietari e inquilini presenti in Riviera. Ma questo, semmai, aumenta le occasioni per delinquere e non giustifica l’incremento dei colpi. Ma a quale grado è, secondo gli addetti ai lavori, cioè le forze addette alla sicurezza pubblica, lo stato d’allarme furti e criminalità in provincia di Savona? E quali rimedi si prevedono, se questa è la situazione reale?
«Devo confessare che, per quanto il fenomeno risulti in crescita, questa posizione acquisita dalla provincia di Savona per i furti in appartamento, ci lascia stupiti, anzi increduli - afferma il questore vicario, Roberto Di Guida - non mi risulta, anche dalle ultime valutazioni eseguite nei mesi scorsi, che Savona possa meritare una simile posizione. Ci riserviamo di verificare le cifre fornite e pubblicate con quelle in nostro possesso e valutare quindi con più esattezza. Ci risultano piuttosto le truffe, quelle informatiche in particolar modo, in preoccupante escalation».
«Ciò non significa, ripeto, che il fenomeno del furto in abitazione non risulti comunque in aumento e che non desti una nostra certa preoccupazione - aggiunge il funzionario ai vertici della questura di Savona - è stato oggetto anche di recente di un incontro con il prefetto, il quale è molto sensibile al problema. A partire dai giorni scorsi abbiamo intensificato i controlli, portando a tre le pattuglie sempre operanti per ogni turno. Si è già fissato un provvedimento per l’intensificazione dei controlli del territorio e per la prevenzione».
«E’ sotto gli occhi di tutti - afferma ancora Di Guida - che la popolazione residente sia in aumento per un incremento di presenze di cittadini stranieri. Senza voler criminalizzare nessuno, sono questi elementi statistici a produrre una generale lievitazione delle percentuali, riferite come sono a certi reati. Si deve tenere presente inoltre il fatto che in provincia il pendolarismo da parte di certi malviventi è frequente e che è molto elevato il numero delle seconde case».
Nel mirino della criminalità savonese, secondo la graduatoria dell’”Interno”, sembra siano finite soprattutto case e strade. Gli scippi e i borseggi sono aumentati in un anno del 15,1 per cento. Le rapine del 38,2.
«In questo caso specifico della rapina - conclude il vicequestore Roberto Di Guida - siamo già intervenuti dalla scorsa estate con servizi di prevenzione e repressione forti, efficaci. Tant’è vero che, ad oggi, questa tipologia di reato è in notevole regresso. Come già detto, risponderemo con efficacia anche ai furti con un intervento che da tempo è stato già pianificato».
L’allarme, il disagio, i timori restano alti tra gli abitanti. Ne sono testimonianza gli incontri che il prefetto ha avuto nei giorni scorsi con le circoscrizioni savonesi durante i quali l’aumento di episodi di delinquenza e teppismo è stato un “leit-motiv”. (di Natalino Famà, Il Secolo XIX)
«Devo confessare che, per quanto il fenomeno risulti in crescita, questa posizione acquisita dalla provincia di Savona per i furti in appartamento, ci lascia stupiti, anzi increduli - afferma il questore vicario, Roberto Di Guida - non mi risulta, anche dalle ultime valutazioni eseguite nei mesi scorsi, che Savona possa meritare una simile posizione. Ci riserviamo di verificare le cifre fornite e pubblicate con quelle in nostro possesso e valutare quindi con più esattezza. Ci risultano piuttosto le truffe, quelle informatiche in particolar modo, in preoccupante escalation».
«Ciò non significa, ripeto, che il fenomeno del furto in abitazione non risulti comunque in aumento e che non desti una nostra certa preoccupazione - aggiunge il funzionario ai vertici della questura di Savona - è stato oggetto anche di recente di un incontro con il prefetto, il quale è molto sensibile al problema. A partire dai giorni scorsi abbiamo intensificato i controlli, portando a tre le pattuglie sempre operanti per ogni turno. Si è già fissato un provvedimento per l’intensificazione dei controlli del territorio e per la prevenzione».
«E’ sotto gli occhi di tutti - afferma ancora Di Guida - che la popolazione residente sia in aumento per un incremento di presenze di cittadini stranieri. Senza voler criminalizzare nessuno, sono questi elementi statistici a produrre una generale lievitazione delle percentuali, riferite come sono a certi reati. Si deve tenere presente inoltre il fatto che in provincia il pendolarismo da parte di certi malviventi è frequente e che è molto elevato il numero delle seconde case».
Nel mirino della criminalità savonese, secondo la graduatoria dell’”Interno”, sembra siano finite soprattutto case e strade. Gli scippi e i borseggi sono aumentati in un anno del 15,1 per cento. Le rapine del 38,2.
«In questo caso specifico della rapina - conclude il vicequestore Roberto Di Guida - siamo già intervenuti dalla scorsa estate con servizi di prevenzione e repressione forti, efficaci. Tant’è vero che, ad oggi, questa tipologia di reato è in notevole regresso. Come già detto, risponderemo con efficacia anche ai furti con un intervento che da tempo è stato già pianificato».
L’allarme, il disagio, i timori restano alti tra gli abitanti. Ne sono testimonianza gli incontri che il prefetto ha avuto nei giorni scorsi con le circoscrizioni savonesi durante i quali l’aumento di episodi di delinquenza e teppismo è stato un “leit-motiv”. (di Natalino Famà, Il Secolo XIX)
6 novembre 2007
Finalmente le prime espulsioni a Savona
Giro di vite a Savona contro gli stranieri immigrati, soprattutto di origine romena, condannati per reati o trovati inflagranza di reato. A seguito del recente decreto espulsioni, le Forze dell’Ordine, hanno controllato ben 37 persone, di cui 18 straniere. Tra questi, 6 tra moldavi e rumeni, quasi tutti con precedenti penali, sorpresi in un’abitazione occupata abusivamente in Corso Svizzera e che in base alle nuove normative scatterà l’allontanamento immediato dall’Italia. In Lungomare Matteotti è stata bloccata una prostituta romena di 28 anni ed anche per lei scatterà l’espulsione dall’Italia. A Vado Ligure, sull’Aurelia, è stato denunciato un trentacinquenne che è stato trovato in possesso di 2 grammi di marijuana e che ora dovrà rispondere di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Una ucraina di 54 anni, badante, è stata denunciata per furto aggravato, avendo sottratto merce da un negozio in pieno centro.
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore – Federazione di Savona, esprime piena solidarietà alle Forze dell’Ordine impegnate a contrastare la criminalità radicatasi nel tessuto sociale della città, a difesa della cittadinanza, per il rispetto delle leggi e della legalità.
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