“In Commissione di Vigilanza Rai il solito teatrino”. Mentre la Fiamma, da sempre, non trova alcuno spazio sulle reti nazionali. ROMAGNOLI: DA OGGI, CONTRO IL SERVIZIO TELEVISIVO NAZIONALE E’ GUERRA! “L’informazione pubblica è falsamente pluralista”. Previste manifestazioni di piazza: “Siamo l'unico partito nazionale che in nessuno dei programmi televisivi di approfondimento politico, ha mai avuto la possibilità di essere presente”. Questa la denuncia del segretario della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli, nella lettera inviata oggi al presidente della Commissione di Vigilanza RAI Mario Landolfi. “La Fiamma Tricolore ha centinaia di eletti negli Enti Locali – spiega Romagnoli – è rappresentata nel Parlamento Europeo dal sottoscritto, invia quotidianamente comunicati stampa, sia alle reti, che alle testate giornalistiche e, sempre, chiede di poter intervenire sui più vari argomenti nelle trasmissioni televisive nazionali”. “Purtroppo invano”. “Anche noi siamo tra gli italiani che contribuiscono al sostegno della RAI, attraverso il pagamento del canone annuale”. “Chiunque oggi straparla di politica in TV: da individui insignificanti, a condannati per reati infamanti e, a volte, come è accaduto essi non vengono neanche intervistati da giornalisti, ma da conduttori privi di alcuna qualifica professionale”. “Sorprende che il servizio pubblico – afferma il segretario della Fiamma Tricolore – abbia la più bassa percentuale di programmi a diffusione culturale d'Europa, ma scandalizza che anche la televisione pubblica sia diventata una ‘insalata’ di tronisti e di reality show”. “Ma, in questo enorme ‘circo’ che dà spazio a tutti, gli unici a non essere mai presenti siamo noi. E poi vengono a parlarci di ‘pluralismo dell’informazione’”. “Oggi, l'audizione in Commissione di Vigilanza sarà l'ennesima sceneggiata sul servizio pubblico, pertanto noi diamo mandato ai nostri legali di preparare una denuncia contro chi gestisce e chi dovrebbe vigilare sul servizio stesso”. “Inoltre, ho già comunicato al Questore di Roma l'intenzione di manifestare davanti alla sede RAI contro chi, anche con i nostri soldi, manipola a suo piacimento l'informazione”. (fonte MSFT)
10 ottobre 2007
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