I vertici dell’aeroporto intendono aprire ai privati la società aeroportuale salvaguardando il volo di linea. Posizioni pressoché univoche dei maggiori esponenti del consiglio di amministrazione e degli azionisti della Aeroporto di Villanova Spa che richiedono anche con forza un reale interessamento della Regione Liguria “I soci hanno fatto quadrato sul prodigarsi in tutti modi per garantire il mantenimento della linea aerea al fine di aprire all’ingresso dei privati la società aerportuale dotata del collegamento con Roma e quindi contrattualmente più forte”. Così, Pietro Balestra (nella foto), presidente della Aeroporto di Villanova d’Albenga Spa, commenta l’incontro che si è svolto il 2 ottobre presso la sala riunioni della moderna aerostazione dello scalo internazionale dell’entroterra albenganese e che ha visto la presenza: dell’amministratore delegato dell’Ava Alessandro Berta, dei presidenti delle Camere di Commercio di Savona e di Imperia, rispettivamente Giancarlo Grasso e Beatrice Cozzi Parodi, dei presidenti delle Province di Savona e di Imperia, Marco Bertolotto e Gianni Giuliano, dei Sindaci di Alassio, Villanova d’Albenga ed Imperia, Marco Melgrati, Domenico Cassiano e Luigi Sappa, oltre all’importante azionista privato Camillo Enrile. Continua Balestra: “Ringrazio l’ex ministro Claudio Scajola per le garanzie dateci dal suo incontro con il presidente della compagnia Air One per il mantenimento di almeno due dei quattro voli giornalieri. E’ però nostro auspicio che la Regione Liguria, nella persona del presidente Claudio Burlando, si attivi per garantire la sopravvivenza di tutti e quattro i voli che iniziavano a dare i loro risultati in termini di numero di passeggeri se non fossero stati funestati da continue ed improvvise cancellazioni che hanno minato la fiducia dei nostri clienti sempre più numerosi”. “L’aeroporto è una infrastruttura nella quale noi, come Camera di Commercio, abbiamo sempre creduto. Ora dobbiamo fare ogni sforzo consentito per tutelare la sua esistenza e per garantire gli attuali servizi ma non solo. Bisogna assolutamente procedere ad un suo potenziamento”. E’ il commento di Beatrice Cozzi Parodi guida dell’ente camerale imperiese. Bertolotto dice: “Nel corso della riunione svoltasi ieri, ci siamo trovati d’accordo, salvo qualche riserva della Camera di Commercio di Savona, sul progetto di trovare un partner privato che abbia eventualmente anche la maggioranza delle azioni ma che porti ad una vera riqualificazione dell’aeroporto Clemente Panero. Occorre infatti un imprenditore che abbia una forza economica in grado di procedere a grossi investimenti cosa che noi non siamo in grado di fare. Come enti pubblici riusciamo infatti a mantenere in vita la infrastruttura ma non a rilanciarla in modo adeguato. In questi anni si è fatto molto ma ora coraggiosamente è venuto il momento di fare questo salto. Con la Regione Liguria bisogna tenere un filo diretto per richiedere il finanziamento di progetti importanti come l’allungamento della pista e gli hangar”. Per Gianni Giuliano, presidente della Provincia di Imperia: “Dall’incontro di ieri è emersa la volontà unanime di aprire al privato. Per quanto riguarda il volo di linea occorre tenere aperti tutti i contatti per cercare di superare questo delicato momento di impasse e garantire la prosecuzione dei quattro voli giornalieri per Roma”. “Credo la che la riunione sia stata convocata non per lamentarci della situazione e del passato – commenta Marco Melgrati, primo cittadino di Alassio – Ma sia stata organizzata per capire se esiste la disponibilità dei soci ad accettare un partner privato che, con la maggioranza delle azioni, possa far decollare definitivamente lo scalo. E credo che sia emersa questa disponibilità da parte di tutti in modo chiaro ed inequivocabile”. Domenico Cassiano ritiene: “La riunione molto positiva perché ha individuato nella soluzione dell’apertura ai privati una possibile via di uscita da questa situazione critica. Sarebbe però un peccato arrivare alle trattative con il privato avendo l’aeroporto privo del volo di linea. Sarebbe un punto di debolezza”. (fonte Aeroporto Villanova d’Albenga)
6 ottobre 2007
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